Quella di TAITÙ è una storia di passione e di sogni realizzati: un inno alla bellezza del quotidiano, che sprigiona dalle lavorazioni artigianali dei materiali e dalle sapienti pennellate variopinte.
TAITÙ ha portato per la prima volta il colore sulla tavola, con collezioni capaci di suscitare intense emozioni e di trasmettere ottimismo e joie de vivre, nelle occasioni quotidiane come in quelle più speciali.
Dal 1960, anno di nascita dello storico flagship store di Via Bigli a Milano, gli oggetti TAITÙ sono sempre stati i messaggeri di una rivoluzione gentile, che fa del riunirsi attorno alla tavola l’ultimo baluardo contro l’abitudine alla fretta. Perché stare a tavola insieme e condividere il cibo sono parte di un rito antico, che porta a condividere anche molto di più: tempo, sguardi, emozioni.
A partire dal 1974, sotto la guida del fondatore Emilio Bergamin, TAITÙ ha creato collezioni di piatti, bicchieri e accessori per la tavola e per la casa completamente fuori dagli schemi: oggetti che incoraggiano l’immaginazione e il talento individuale, per inventare accostamenti sempre nuovi.
Un’opera in sintonia con tutte le aree del design, unificate da un concept che collega con naturalezza esterno e interno, natura e casa, ispirazione e funzionalità. Così che il fruitore stesso possa diventare artista nell’infinita possibilità di personalizzare l’oggetto, trasformandolo in una presenza viva.
Sono questi, i tre principi ispiratori di TAITÙ. Negli oltre 50 anni della propria storia, TAITÙ ha plasmato un equilibrio che si nutre di cose semplici, realizzate con sapienza tecnica e profondo senso del bello.
Ed è proprio questa l’anima della Regina TAITÙ, creatura di leggenda e Musa ispiratrice di un marchio che ha sempre ricercato e anticipato l’evoluzione del gusto, prendendo a modello l’originario equilibrio della natura e traducendolo in oggetti dal forte impatto emotivo, da adoperare con gioia.
Perché le cose belle - come scrisse il poeta John Keats - sono una gioia per sempre.