Navarini

Navarini

Una bottega artigiana singolare e straordinaria, dove la filosofia produttiva è sinergia intima con l’impegno culturale di valorizzazione e riscoperta del rame.

Il rumore dei martelli, il lavoro produttivo, convivono con una realtà museale unica nel suo genere. “Padron” di casa è indiscutibilmente il rame, da una parte materia prima di una produzione artigianale votata al regno della cucina e ai complementi d’arredo; dall’altra testimone silenzioso di secoli di storia, tra antichi fausti, fragorosi banchetti, solenni ricorrenze, quotidianità sfarzose e stentate.

E’ difficile decidere quale dei due mondi incontrare per primo.

Famiglia Navarini ci apre le porte dell’incredibile museo dedicato all’arte di Efesto. Un mondo straordinario e suggestivo, sconosciuto a molti ma nello stesso tempo incredibilmente famigliare. Tra gli avvolti intrisi di storia e di cultura Pierino Navarini racconta, descrive, interpreta dalle fattezze e dalle fogge degli oggetti, luoghi, situazioni, posizione storica e geografica, filone artigianale, lasciando i visitatori attoniti, sorpresi affascinati dalla competenza e dall’esperienza dell’artigiano che vive intensamente la passione per i manufatti artigianali ereditati dalla storia, caparbiamente raccolti, custoditi e avvalorati.

Lasciamo quelle sale intrise di storia, di cultura per aprire le porte di Navarini S.a.s. Basta poco per innamorarsi anche di questa realtà. Martelli, ceselli, incudini, lingue di ferro rompono il silenzio nostalgico di quel mondo fatto di rame, mentre gli oggetti vengono sbozzati, sbalzati e cesellati.   Pierino Navarini guarda con orgoglio e soddisfazione l’impronta che i suoi tre figli hanno voluto e saputo mantenere nella loro azienda artigiana, oggi leader nella produzione di manufatti in rame. “La qualità è stato prima un traguardo, poi un requisito fondamentale della nostra pianificazione produttiva. Forse la differenza fondamentale che ci ha permesso di ritagliarci un mercato di nicchia, che difficilmente può essere soddisfatto dalla produzione meccanizzata e seriale”.

Tradizione e continuità si fondono a solcare temi di grande attualità, in un contesto economico dove il mercato enogastronomico va intrecciandosi in maniera indissolubile con gli aspetti storici e culturali che lo caratterizzano, dove il “mercato turistico” sembra determinato a recuperare nuovi modelli improntati al recupero e alla valorizzazione degli aspetti storici e artigianali del nostro territorio, dove il mercato artigianale vuole scommettere sulla differenziazione e sulla qualità della sua produzione nel tentativo di frenare la tendenza all’omologazione e all’uniformazione.