Piatto in vetro di Murano , soffiatura a bocca con tecnica dell'incalmo e Murrina centrale , battuto alla mola , diametro cm. 35 , 4 varianti cromatiche , meravigliosa quanto unica esecuzione artigianale italiana ideata da Laura Diaz de Santillana per Venini nel 1976 .
Dopo aver terminato gli studi classici, si trasferisce a New York dove frequenta la School of Visual Arts negli anni 1975 – 1976.
Dopo aver lavorato come grafica presso la Vignelli Associati, nel 1976 ritorna in Italia e comincia a collaborare con la Venini & C, dove entra in contatto con numerosi artisti italiani e stranieri. Durante questo periodo usò le tecniche di Murano per creare opere rifinite con colori inusuali, tra i quali meritano particolare attenzione i piatti in “vetro mosaico”.
I suoi lavori hanno ottenuto molti premi e riconoscimenti e sono presenti nei più importanti musei del mondo.
La collaborazione con Venini, nata nel 1976, durerà fino al 1985. Disegna una serie di oggetti.
Verso la fine degli anni trenta ha inizio la realizzazione delle prime tecniche in cui è determinante l’apporto decorativo. Il vetro battuto è caratterizzato da una superficie molata in modo da realizzare innumerevoli piccoli segni irregolari adiacenti e paralleli.
Tecnica decorativa tra le più antiche conosciuta già dai Romani e recuperata a Murano all’inizio dell’ottavo decennio del XIX secolo. Consiste nell’unione di canne di vetro di vario colore formati da un disegno prestabilito che sono poi riscaldate fino a formare una canna unica. Le canne è poi
tagliata ottenendo una serie di piccoli dischi. Poi disposti secondo un disegno prestabilito,
sono riscaldati. Lavorati e soffiati sino a ottenere la forma definitiva dell’oggetto.