vaso in cristallo soffiato a bocca , molatura e sabbiatura manuale , h. cm. 21 , d. cm. 17 , piccola quanto straordinaria opera d'arte della storica casa produttrice Lalique .
René Jules Lalique (Ay, 6 aprile 1860 – Parigi, 1º maggio 1945) è stato un orafo francese.
Le sue creazioni, raffiguranti soprattutto elementi naturali, animali e nudi femminili, si distinsero dapprima nell'ambito dell'Art Nouveau e in seguito in quello dell'Art Déco. Orafo, vetraio e disegnatore, lavorò per Cartier, ideò gioielli per Sarah Bernhardt e riscosse grande successo in occasione dell'esposizione universale di Parigi del 1900.
Affidandosi più all'originalità del disegno e alla qualità della lavorazione che al valore del materiale utilizzato, Lalique ricorse ad esempio all'avorio, al corno e allo smalto per realizzare molti pezzi unici. Dai primi anni del Novecento applicò la propria creatività soprattutto al vetro, dapprima nell'ambito dell'arte orafa e poi sempre più spesso a fini commerciali, dedicandosi alla produzione degli articoli più diversi e applicando una grande varietà di tecniche. La sua attività si interruppe durante la seconda guerra mondiale, ma venne ripresa dal figlio Marc nel 1946. Nel 2000, l'imprenditore svizzero Silvio Denz ha acquisito la proprietà della cristalleria Lalique a Wingen-sur-Moder e ha esteso il marchio Lalique ad altre categorie merceologiche, tra cui profumi, gioielli, oggetti d'arredo ed oggetti d'arte realizzati con artisti quali Jean-Michel Jarre e Zaha Hadid.