Si chiamava Joséphine Cochrane e rivoluzionò il mondo della cucina.
Josephine Cochrane abitava a Shelbyville, Illinois, era facoltosa e piena di interessi. Amava organizzare molte cene e desiderava una macchina che potesse lavare i piatti più velocemente e senza scheggiarli. Dato che non esisteva, nel 1883 ne inventa una lei stessa: nasce così la prima lavastoviglie. Successivamente la brevetta e inizia a ricevere i primi ordini: alcune lavastoviglie trovano posto nei grandi hotel di lusso come il Baltimore Hotel di New York e il Tremont and Palmer House di Chicago. Spinta dall’irrefrenabile desiderio di rendere accessibile a tutti la sua invenzione Josephine Cochrane nel 1913 crea un modello di lavastoviglie per uso domestico.
Quasi un secolo fa, un ingegnere dell’Ohio, Herbert Johnston, vide un fornaio preparare l’impasto del pane con un cucchiaio di metallo. Si mise al tavolo da disegno e progettò un mixer meccanico che venne subito lanciato sul mercato come apparecchio professionale, riscuotendo un immediato successo. Nel 1919 il robot modello H-5 venne pensato e progettato anche per un utilizzo domestico: splendido esempio di eccellenza progettuale, il robot conserva tuttora la sua inconfondibile estetica, rappresentando ancora oggi una vera e propria icona di design universale. A questo punto, tutto era pronto per il lancio, mancava solo il nome del marchio, che, senza volerlo, fu inventato dalla moglie di uno dei dirigenti di Johnston che, quando provò il nuovo robot da cucina, esclamò entusiasta:"I don't care what you call it, it’s the best kitchen aid I’ve ever had !”. Fu così che nacque il nome KitchenAid.